IL CAPRIOLO “AL FISCHIO”

La forma di caccia al capriolo più tipica in Europa centrale.
Le tecniche. Gli strumenti. La sfida.

In Europa centrale la caccia col richiamo durante il periodo degli amori è la caccia al capriolo per definizione. Quella più amata e attesa. Richiede un’esperienza ed una competenza specifiche, perché qui  la conoscenza dei comportamenti del capriolo si trasforma in vera arte venatoria.

Il periodo degli amori
Gli amori del capriolo si collocano più o meno tra il venti luglio e la metà di agosto. Ci sono delle variabilità stagionali, per cui i corteggiamenti possono iniziare qualche giorno prima o dopo, e in ambiente alpino queste date slittano un po’ avanti.
Gran parte dei maschi adulti si presenta all’appuntamento degli accoppiamenti dotato, da tempo, di un proprio territorio, diligentemente marcato e difeso dagli altri concorrenti. I maschi che invece non sono riusciti a guadagnarsi uno spazio proprio, soprattutto i giovani, vagano tra un territorio e l’altro, puntualmente respinti dai “padroni di casa”. Femmine, piccoli e maschietti palesemente sottomessi sono invece tollerati dai maschi territoriali.

La giostra: corteggiamenti spettacolari
Le prime femmine ad andare in calore sono le sottili, più precoci rispetto alle adulte, ancora molto indaffarate nell’accudire i piccoli. I primi a insidiarle sono i maschi adulti ed esperti, che sanno come gestire il corteggiamento, particolarmente lungo e frustrante, che queste novelline richiedono. Il maschio tallona la potenziale partner col naso a terra, impone, marca e la insegue giocosamente. Quando la femmina è recettiva – e lo è per circa quattro giorni, con fertilità solo per alcune ore - scattano gli inseguimenti, anche lunghi e molto veloci.
Man mano che la disponibilità della femmina aumenta, questa riduce la lunghezza delle fughe e si lascia avvicinare. Nella fase finale la femmina, incalzata dal becco, esegue la rituale “giostra”: un percorso circolare (o anche a “otto”) ripetuto più volte, che lascia una visibile traccia nell’erba. Finalmente disponibile, la femmina si ferma. Il maschio le appoggia il mento sul dorso e quindi la copre. L’amplesso dura poche decine di secondi e può essere ripetuto, dopo brevi pause, in modo più sbrigativo. Le femmine adulte apprezzano meno i preliminari, per cui i loro corteggiamenti sono più spicci e meno spettacolari.

In Europa centrale la caccia col richiamo negli amori è la caccia al capriolo per definizione. (Ph Federico Liboi Bentley©)

Suoni utili da conoscere
Il capriolo produce un buon repertorio di suoni diversi, che i cacciatori dovrebbero conoscere.
Il più noto è certamente l’abbaio o scrocchio. L’abbaio di allarme viene emesso dall’animale che percepisce una fonte di pericolo, soprattutto se non l’ha ben identificata, e che poi di solito fugge. C’è anche un abbaio che maschi e femmine usano per comunicare la loro presenza ad altri conspecifici. Nella fase territoriale e negli amori, i maschi lo usano come segnale intimidatorio verso la concorrenza.
Il “fippìo” (dal tedesco Fiepen) è invece una specie di fischio generato attraverso le narici, caratteristico di femmine e piccoli, a volte però prodotto anche dai maschi. È questa l’emissione sonora che interessa di più a caccia. Si può udire il fippìo flebile del piccolo che cerca la madre, c’è il “pfiiiaa” sensuale della femmina pronta all’accoppiamento, c’è l’angosciato verso di terrore.
Negli amori, la femmina richiama il maschio prima di tutto con emissioni odorose, ma anche con frequenti suoni e, proprio nella “giostra” che precede l’accoppiamento, essa fippisce di continuo. Anche il maschio che la segue può emettere il suo fippìo, meno squillante e acuto.

L’arte del Fiepen
Anche in Repubblica Ceca, quella con il richiamo è la più tipica ed amata forma di caccia al capriolo. Per cui un cacciatore preparato deve necessariamente conoscere i comportamenti amorosi dei caprioli e le tecniche appropriate per valorizzarli.
Questa dinamica forma di caccia mette in gioco tutta l’esperienza e le capacità del cacciatore ed affascina sin dal primo istante. Si può fischiare dall’altana, dove avremo maggior copertura visiva e olfattiva, o da terra, dove il suono risulta più verosimile. Si può fischiare in spazi aperti, come un prato o un’ampia tagliata, ma anche nelle piccole radure o nei boschi di alto fusto che lasciano un po’ di visuale. In tal caso, ci stiamo muovendo proprio nel cuore del territorio dei caprioli, nei loro luoghi di riposo, con tutte le sottili accortezze di mimetismo visivo, sonoro ed olfattivo che si applicano nella cerca.

La caccia al fischio mette in gioco tutta l’esperienza e le capacità del cacciatore ed affascina sin dal primo istante. (Ph SKY Caccia Pesca TV©)

Gli strumenti da suonare
Per emulare il fippìo esistono svariati strumenti, facilmente reperibili anche in Italia.
Ci sono “fischietti” che riproducono suoni specifici: il “Kitz” emula il piccolo che invoca la madre (sperando che sia seguita dal maschio); il “Fiep” imita la femmina giovane, lo “Sprengfiep” quella più matura; lo Angstschrei (o Geschrei) riproduce il fippìo di angoscia. Ma i fischietti più popolari sono quelli con cui si possono modulare diversi di questi suoni. Si potrebbe partire dal “Buttolo” che funziona a pompetta, comodo per principianti. Molto pratici e largamente utilizzati sono gli intramontabili fischietti di legno con una vite che regola il suono. Più complessi da usare invece gli strumenti polivalenti in plastica, che non servono solo a insidiare il capriolo.

Esistono numerose tipologie di richiami . (Ph Ettore Zanon©)

Le note giuste
Nella pratica, si simulano le vocalizzazioni del piccolo ma soprattutto quelle della femmina, nelle varie espressioni che abbiamo detto. Fischiare al capriolo richiede una certa competenza ma non è poi così complicato. I tedeschi, nel loro proverbiale perfezionismo, hanno codificato il richiamo dettagliatamente, regolando suoni, volumi, sequenze e pause: lo si potrebbe scrivere in uno spartito musicale! In realtà, anche fischiettare un po’ liberamente, seppur con accortezza, funziona bene.
Aggiungiamo alcune rapide osservazioni. Questa caccia funziona perfettamente quando si pratica nel periodo esatto e su popolazioni con buone densità e corretta sex ratio. I maschi accompagnati da una femmina pronta all’accoppiamento ignorano i richiami. Quelli soli o accompagnati da una femmina non ancora recettiva sono invece immancabilmente attratti da un richiamo ben eseguito e si avvicinano con interesse. I maschietti di un anno sembrano meno sensibili al fippìo.

La sfida
Dal punto di vista venatorio la caccia la capriolo al fischio è insieme facile e difficile.
Facile, nel senso che se la popolazioni di caprioli è buona, cioè le densità sono ottimali ed il rapporto fra i sessi è corretto, le condizioni per il successo sono garantite.
Difficile, nel senso che bisogna conoscere le abitudini della specie, il territorio e le tecniche di richiamo. Una prima sfida sta infatti nella valutazione del capo: dove questa caccia è tradizionale non si esce per prelevare un capriolo qualsiasi ma si fanno distinzioni d’età, risparmiando i maschi giovani promettenti. Sta quindi al cacciatore saper valutare in fretta e bene.
La seconda sfida sta nella gestione del tiro, che può essere impegnativo perché i tempi a disposizione sono spesso limitati. Se poi si fischia da terra, muovendosi, si affronteranno tutte le difficoltà tipiche della cerca: valutazione e tiro veloci, con appoggi parziali, come lo stick o il bastone, o ciò che ci offre in quel preciso istante il terreno di caccia.

Una sfida tecnica: la valutazione del capo e il tiro devono essere veloci e sicuri. (Ph SKY Caccia Pesca TV©)

Sperimentala con noi
Questa caccia è quasi impossibile da praticare in Italia per ragioni di calendario venatorio. Ma se vi interessa sperimentarla, sappiate che a fine luglio (31 luglio - 2 agosto) è previsto un evento speciale Obora Hunting Academy, su richiesta e fuori programma, dedicato proprio alla caccia al capriolo col richiamo.
In questo corso approfondiremo tutti gli aspetti di questa affascinante forma di caccia.
Rimangono ancora solo due posti disponibili!
Se l’idea vi stuzzica inviateci una mail per avere maggiori informazioni, cliccando qui.

Eseguire richiami efficaci non è difficilissimo con il capriolo… ma rimane indispensabile l’insegnamento di un esperto. (Ph Ettore Zanon©)

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